“Nutrire il pianeta con il colore” è stato uno dei temi di Expo 2015. Un colore che suscita emozioni, che provoca reazioni anche inconsapevoli, che ha un significato soggettivo ma anche oggettivo, che fa parte della nostro patrimonio cromatico e culturale; ci ricordiamo il verde Veronese e il blu di Giotto, il nero Armani e il rosso Valentino…e il rosso Ferrari!
Da questo ha preso spunto il Colorshow PPG 2016, HORIZONS, che sta proprio ad indicare il punto d'incontro di queste emozioni e percezioni dell'universo cromatico, a volte in antitesi tra loro, ma sempre dai risvolti interessanti.
Questa edizione del colorshow si è tenuta nella cornice eco-sostenibile di Casa Format a Stupinigi lo scorso autunno ed ha visto una nutrita partecipazione dei clienti del gruppo FCA.
Come sempre organizzato per “raccontare” il lavoro di ricerca di PPG, attenta sia alle tendenze per il prossimo futuro che alla ricerca di nuovi pigmenti, effetti e tecnologie, il colorshow 2016 si è aperto con la definizione di quattro aree di tendenza trasversali e dai nomi evocativi: Attitude for sustainability, Xtra-ordinary materials, Feeling Transparent e Beyond the sky.
I quattro temi partono dall'identificazione degli stili di vita, che riflettono il modo di vivere, di nutrirsi, di vestirsi, di scegliere gli stessi oggetti di cui ci circondiamo, e rimandano ad una paletta di colori che le identificano.
In particolare, un colore può essere declinato in modo trasversale nelle quattro famiglie rappresentate: è concreto in “Attitude for Sustainability” nei toni pastello e ceramici; è materico in “Xtra-ordinary materials” con effetti texturizzati; è etereo in “feeling transparent” dove appare delicatamente cangiante; assume effetti olografici in “Beyond the sky”.
Le declinazioni del Violet Verbena, colore dell’anno 2017 e il suo centroide.
Questo colore è il Violet Verbena…
Le declinazioni del Violet Verbena, colore dell’anno 2017
Nato dallo studio congiunto dei PPG Color Experts - International Team –, che abbraccia i mondi dell'automotive, del design (packaging, communication…) e dell'architectural, il Violet Verbena è stato eletto colore simbolo del prossimo anno.
Nella presentazione hanno trovato posto ben 250 nuovi colori, per la prima volta nella nuova veste “quadrata”, frutto della vena creativa degli esperti coloristi del laboratorio colore di Quattordio e realizzati con grande cura dai ragazzi del team applicativo.
Le 4 aree tematiche:
Il primo cambiamento parte dall'individuo; l'approccio che ha con l'ambiente, con gli oggetti e gli stessi modi di vivere sono condizionati da una nuova consapevolezza, basata sul rispetto del luogo in cui si vive e nella convinzione che il primo passo verso questa consapevolezza deve partire dall’individuo.
E' una vera e propria “attitudine” che porta a prestare attenzione alle mille sfaccettature del quotidiano in un’ottica di sostenibilità. “Attitude for sustainability” porta in sé i concetti di bio, riuso, ecologia, ma è anche e soprattutto bisogno di fare scelte consapevoli; non nega la tecnologia ma la vede come mezzo per arrivare a raggiungere l'obiettivo; è “tecnologia amica”… Le applicazioni per smartphone e tablet sono strumenti per vivere meglio. Lo sport mira a migliorare lo stato fisico e mentale, non è ostentazione di forma fisica.
Invasi dai selfies e dalle migliaia di foto postate ogni giorno o semplicemente contenute nei cellulari, si ricerca nella parola scritta “la sostanza delle cose”. Il bisogno di condividere ogni istante con gli altri in modo mediatico ha portato ad un incremento della scrittura; dai messaggi ai post…tutti scrivono!
La parola prova a sostituire l'invasione di immagini.
La significativa evoluzione nel campo della tecnologia dei materiali, ne hanno cambiato sia le performances che i codici estetici e nuovi possibili utilizzi, fuori dai campi tradizionali, mettono in discussione la stessa riconoscibilità dell'elemento materico.
I materiali sono i protagonisti della rinascita e del rilancio ottimista di cui abbiamo bisogno per uscire da questi anni difficili; rappresentano l'ottimismo e il concretizzarsi delle illimitate capacità dell'individuo. Non sono solo materiali dalle valenze estetiche rinnovate: sono veri e propri materiali “intelligenti”, dalle alte prestazioni, in grado di interagire con l'uomo e rispondere ai suoi bisogni.
Il concetto di duraturo e durevole ritorna e si identifica con i colori e le textures del materiale che, per eccellenza, rappresenta queste idee: il marmo… Il materiale in cui di solito si scolpiscono i protagonisti della storia!
Parallelamente i materiali di riciclo e recupero trovano nuove identità sia estetiche che funzionali, con l’obiettivo di aumentare la durata del loro ciclo di vita (basta sprechi e rifiuti!).
È un concetto trasversale… in antitesi con la smania di protagonismo e l'eccessiva visibilità consentita dagli strumenti tecnologici. Si declina in apparire e scomparire. L'essere invisibile può essere da una parte un punto di forza, degno di un supereroe dei giorni nostri, un potere ambito ma anche un timore…la paura di non essere visti, riconosciuti o semplicemente considerati: l'essere invisibili in messo ad una moltitudine di persone; l'eccessiva esposizione mediatica tende ad “appiattire”, tutto assume pari importanza; persino le immagini che condividiamo non sopravvivono al tempo… era questo il ruolo originario della fotografia!
Avendo come effetto quello di consentire di vedere “dietro”, il concetto di trasparenza vuole essere un invito cercare tutti i livelli di lettura di un oggetto o di un'immagine o, per estensione del concetto, della vita in genere.
In architettura essa rappresenta anche un ulteriore chiave di lettura; i materiali trasparenti consentono di riflettere e/o di creare illusioni: riflettono il paesaggio circostante e creano l’illusione di un “vedo non vedo”…ma è anche segno di presenza discreta nel rispetto per l'ambiente naturale dove il costruito prova ad inserirsi quasi in punta di piedi …per non disturbare!
Il costante bisogno dell'uomo di ricercare sempre qualcosa “oltre”, di puntare al cielo come promessa di un altro possibile mondo e come salvezza da un mondo sovraffollato e problematico…il rimando all'infinito è un sogno ricorrente. Oggi più che mai, le scoperte scientifiche ed astronomiche ci avvicinano a questo sogno che si sfaccetta tra l'infinito e l'infinita immaginazione.
Verso l'infinito potrebbe essere lo slogan di questa ultima area di tendenza…a rappresentarla costruzioni avveniristiche, i ponti soprattutto, slanciati verso l'alto, verso lo spazio, dove un ruolo fondamentale lo giocano luci e sfumature. L'infinito sta anche nel piccolo di una bolla di sapone cristallizzata, nell’infinitamente piccolo.
Anche questo concetto ha un “lato b”, più fantasioso, romantico, fantastico…abiti, architetture ed installazioni proiettano in modo sognato.
Proietta in una quarta dimensione, quella della realtà virtuale, una vera e propria estensione del corpo per sopperire a limiti fisici o per amplificare possibilità reali.
La luce si appropria e disegna gli spazi; anche nella casa il progetto illuminotecnico diventa parte integrante dell'iter creativo.